...cantava Umberto Tozzi nel 1987, e solo i veterani se ne ricorderanno...

Per noi l’estate fu piuttosto DI BOSCO: foreste bellissime, temperature gradevoli allorquando in Svizzera e al mare si moriva dal caldo.

L’avventura è cominciata in un Paese che in francese è detto “Plat pays”, il Belgio. Ma a dire il vero tanto piatto non era, soprattutto al sud, nelle Ardenne, dove abbiamo corso. Foreste gradevoli, diversi sentieri, un po’ di verde, ma mai come nel nostro Mittelland, un sacco di carbonaie come oggetti, e percorsi corretti, sui 45 minuti.

Fine giugno, fine della 3 Giorni belga e lunga traversata della Germania da ovest a est, spesso lungo fiumi maestosi, Reno, Mosella, Main, per terminare sul Danubio. Fiumi spesso in piena in seguito alle alluvioni che hanno colpito a fine giugno-inizio luglio la Svizzera. E scoperta di bellissime città, spesso medievali, intatte dopo la seconda guerra mondiale come Bamberg e Ratisbona o ricostruite completamente come Norimberga. Per arrivare finalmente sui luoghi della 5 Giorni tedesca, nel Parco nazionale della foresta bavarese, a un tiro di schioppo dal confine con la Repubblica ceca. Anche in Germania quindi, come anche in altri Paesi, si puo’ correre in un parco nazionale, cosa purtroppo inimmaginabile in Svizzera...Nutrito gruppo di svizzeri fra i quali spicca il GOLD, presente con una folta delegazione. Un po’ delusi dalle scelte degli organizzatori: praticamente 3 tappe sulla stessa collina, una volta si va verso ovest, una volta verso est, una volta un po’ di qua un po’ di là. Boschi carini, ma piuttosto facili e alla fine noiosetti.

Rapido ritorno a casa per ricaricare le batterie e fare il bucato, prima di ripartire per una destinazione -per noi- piu’ vicina: l’Ain dove per la terza volta gli Sloveni organizzano fuori le mura l’attesissima OOCup. E dove la SCOM é presente in forza! E dove i boschi sono belli tosti, in particolare per le prime due tappe, con ravanate monumentali per il sottoscritto (che non immagina ancora cosa l’attende in Finlandia...). Boschi ben diversi da quelli ticinesi, e per fortuna in scala 7500, una bella scoperta per la SCOM. E come sempre con gli Sloveni organizzazione semplice ma perfetta sotto ogni punto di vista. Peccato davvero per gli scommini rimasti a casa o che hanno scelto il MARE...

Ultima trasferta, sicuramente la piu’ attesa, la Finlandia per i Mondiali master (WMOC). Dopo l’esperienza di due anni fa nel Gargano mi attendevo a boschi difficili. Ma in realtà sono molto, troppo difficili per me: terreni piuttosto pianeggianti, zero sentieri, un sacco di “schiene di elefante” rocce alte 3-4 metri che ricordano giustamente la schiena di un elefante, ma a decine, per non dire a centinaia, in boschi bellissimi, spesso ricoperti da pini silvestri !! Ma che fatica, soprattutto dopo avec beccato il covid, quindi senza forze e con la testa vuota; e in piu’ un paio di volte sotto un aquazzone monumentale...Se lasci per un attimo l’occhio dalla bussola sei morto e schiacciato da questa orda di elefanti che ti stanno attorno, tutti uguali e scivolosi, e alle prese con oltre 400 concorrenti nella tua categoria, una buona metà dei quali locali! Comunque una bella esperienza, dove ci si ricorda che un orientista deve sempre rimanere umile e che ad ogni gara c’é qualcosa da imparare. Non abbiamo invece imparato il finlandese, lingua piu’ che ostica. Ne sa qualcosa penso Tobia che vi risiede da qualche mese; e che ci é stato di grande aiuto prestandoci l’EMIT, cip finlandese complicato e traditore per molti concorrenti troppo impazienti.

Tutto sommato un’estate piacevole, temperature gradevoli tanti punti, nuovi luoghi, tanti incontri con vecchie e nuove conoscenze. In attesa di nuove avventure la prossima estate...con la SCOM?